Valtari, il nuovo album uscirà il 28 maggio

[Fljotavik]

Infatti molto rumore per nulla! La Luciana Littizzetto da Fazio stasera ha detto molte più parolacce e ha insultato i politici (giustamente) con toni molto più hot!

[kupiz]

Se hai un problema lo dici a me, o se non ti piace ciò che ti scrivo lo dici a me. Le sorelle le lasci a casa. Detto questo se nella prossima battuta piccata a qualche altro utente lo inviti a dirlo a sua madre, spero ti sbattano fuori.
Anche per me discorso chiuso.
Valtari rilassa se non altro.

[kupiz]

Se non altro Mod mi ha fatto notare in tutta questa discussione come la parte finale sia penso l'unica strutturata in questo modo, con ben 3 tracce strumentali...ricordo male?

[RhumOnTheTable]

si si, non c'é problema, ma se arrivano diverse segnalazioni per "messaggi appropriati" i moderatori hanno il dovere di consultarsi e intervenire.

Bella!!! mi applaudo da solo!
chiedo scusa ma era "messaggi inappropriati". L'ho scritto col cellulare......

Ad ogni modo continuate pure, discussione interessante.

[Fljotavik]

A parte Mod XXII, Kupiz e vitleysingur96, qualcun altro ha ascoltato valtari?

[Untitled3]

no... a sto punto aspetto. in realtà mi sa che smetto anche di leggere questo topic
troppa confusione nella testa!
poi mi lascio condizionare

[sigurlotus]

Infatti

[Shinobi]

Ragazzi ho ascoltato l'album....mi dispiace dirlo ma è una delusione in pieno senza se e senza ma. Apprezzo lo sforzo continuo del gruppo di cimentarsi in territori differenti in ogni album, valtari certifica la deriva "ambient" ascoltata in Ekki Mukk (si vede che il produttore è Alex Somers) e in questo è sicuramente un album coerente, molto più di Með suð ma manca, manca di molto l'obiettivo. Manca l'anima, la consapevolezza di superarsi ancora una volta con un'opera unica, la capacità di distinguersi da ogni altro artista e questo si ripercuote in un disco scialbo, stanco, senza molti contenuti, un "non abbiamo più nulla di dire, per noi sta incominciando la parabola discendente". Non so, forse sarò pessimista ma mi aspettavo di più...spero di non avervi distrutto "psicologicamente"...

[rabanastre]

Ragazzi ho ascoltato l'album....mi dispiace dirlo ma è una delusione in pieno senza se e senza ma. Apprezzo lo sforzo continuo del gruppo di cimentarsi in territori differenti in ogni album, valtari certifica la deriva "ambient" ascoltata in Ekki Mukk (si vede che il produttore è Alex Somers) e in questo è sicuramente un album coerente, molto più di Með suð ma manca, manca di molto l'obiettivo. Manca l'anima, la consapevolezza di superarsi ancora una volta con un'opera unica, la capacità di distinguersi da ogni altro artista e questo si ripercuote in un disco scialbo, stanco, senza molti contenuti, un "non abbiamo più nulla di dire, per noi sta incominciando la parabola discendente". Non so, forse sarò pessimista ma mi aspettavo di più...spero di non avervi distrutto "psicologicamente"...

un shinobi deve dire la verita e aiutare i propri compagni

parola di rabanastre-kun

[Mod XXII]

un disco scialbo, stanco, senza molti contenuti, un "non abbiamo più nulla di dire, per noi sta incominciando la parabola discendente".

Guarda, dopo diversi ascolti, più o meno, la penso anche io così. Dico più o meno perchè non penso sia scialbo ma perchè anche io ho avvertito quel senso di "stanchezza" (loro o forse mia?). Questo è dovuto anche al fatto che c'è molto di quello che hanno fatto in passato amalgamato da una produzione che cerca di dar coerenza ad un disco che (lo sappiamo perchè l'hanno dichiarato) nasce da sessioni diverse. E' anche ovvio che non sono una band ai primi dischi ed evolversi e fare qualcosa di assolutamente nuovo... non credo sia fattibile.

Dicevo della "stanchezza"... quello che mi lascia anche un po' perplesso è anche che hanno avuto tanto tempo e quello che ne esce è un disco nato da session diverse (e le canzoni infatti riflettono questo). Mi sembra un po' un "compitino", ecco. Un disco da "terminare" non dico per forza ma quasi.

Forse avrei preferito, ma questa è una convinzione MOLTO personale, un album solo strumentale o totalmente elettronico.

Detto questo ci sono dei BEI momenti e qualche novità (non è un segreto l'uso del coro). Io prima di sbilanciarmi in un giudizio "definitivo" aspetto di sentirlo come si deve. Alzare il volume con il leak è quasi impossibile. E un disco del genere va ascoltato BENE!

Quindi: no, non mi ha trafitto il cuore ne stupito ma ho voglia di riascoltarlo e questo (per me stra-deluso da Med) è già molto.

[carlomatt]

Domanda spicciola: dove avreste ascoltato l'album?

[Untitled3]

Io sono fan dei recensori degli album che devono ancora uscire.

[ottuT]

Qui c'è il leak:

Testo nascosto:

http://depositfiles.com/files/h5d87aesp

[Mod XXII]

Per chi è curioso (come me) di altre opinioni copio un commento di un utente del forum ufficiale.

Testo nascosto:

So I've listened to Valtari a few times now and it's really beautiful. It's completely different from Med Sud and Takk... It sounds like a mixture of the melancholy of ( ) and the moving ambience on Riceboy Sleeps. It's remarkably consistent- I get the same sense listening to it as I did with ( ) in that you have to listen to the whole album as one hour long track; the songs melt in to each other and the same trickling piano keys and choral wailing permeate everything. Sigur Ros have always been masters of crafting emotive music, and I think perhaps Valtari elicits in me more complex emotions than any of their previous works- there's not much black and white here, just shades of grey, so I find myself feeling something completely different on each listen. It's like ice melting and freezing over and over again.

Highlights for me so far are: Ekki Múkk, which just gets better and better, Varúð (which I think contains the only significant drumming on the album, and is perhaps closest in sound to the two previous albums, like a splicing of Ára Bátur and Festival) and was the first track that really stands out, Rembihnútur sounding like rain falling or ice melting until it becomes a joyous torrent, Dauðalogn which sounds like a moving funeral dirge, and Varðeldur from INNI which sounds absolutely wonderful with the choral singing in the latter part, and the mewing reminds me of Vaka. Title track Valtari is also blossoming the more I hear it.

Since the album is so consistent in style there isn't anything here which doesn't fit- there is no filler here, I won't be skipping any tracks on repeated listens. I think to some they might find the sheer consistency boring or unadventurous, but to my mind this is just one big painting, one concept that's explored over the space of an hour, much like ( ), so has to be appreciated in the same way. It's definitely a grower, too; it's not flashy or full of tricks to keep you entertained (and in many ways it eschews the conventional build-up structure of previous efforts). You have to invest in it through repeated listens, which is the same way Riceboy Sleeps opened up to me (and is now one of my favourite records, Happiness my favourite of that album).

My only criticisms at the moment are that I think the instrumental pieces should have been mixed in with the vocal pieces; since the album seems divided in to vocal half and then instrumental half, and Jonsi's vocal range here seems frozen in the style of his solo, Go, so is in danger of becoming saccharine (which I think makes the instrumental tracks absolutely necessary). Edit- Another potential criticism that could be charged against the album is that it lacks the groundedness of ( )- the notable absence of guitars and (for the most part) drums that are replete through ( ) mean the transcendent sound of Valtari never really comes down to earth (something which even the naive optimism of Go achieved). I think critics will say the album is too fanciful, too meandering in its angelic daydreaming and introspection. Personally I have no problem with it- Sigur Ros inhabit a world of sound completely beyond the mundane, but I can understand why people might not like it, especially coming off the back of Takk... and Med Sud.

I've preorded my copy, I can't wait to hear it in high quality; I'm sure it will be rocketing up my favourite albums list when I've given it a proper listen.

In summary first impressions: Valtari= Untitled #3 (Samskeyti) meets Indian Summer and Atlas Song. Glorious.

[ottuT]

Io dico che nessuna vostra sorella vorrà fare sesso dopo questo album, nonostante siano tutte delle famose appassionate!