Antony and the Johnsons

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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda Ala Nera » mar gen 06, 2009 11:49 am

il 29 marzo ci sono anche i Franz Ferdinand a Bologna... uff... :ferito:

anche lo scorso anno i Franz a Ferrara e i Sigur a Roma nello stesso giorno... e nell'indecisione non avevo preso i biglietti per nessuno, per fortuna che qualcuno mi ha salvata ;)
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda Ala Nera » mar gen 06, 2009 11:52 am

Andy ha scritto:c'è un aspetto negativo per i concerti .. conosco uno che c'è stato a Milano e ha detto che avranno suonato 60-70 minuti ...un po una miseria...


non credo sia possibile che il concerto duri di più.

spego il perchè... le loro canzoni hanno un impatto emozionale molto forte, secondo me un'oretta è abbastanza.

magari non per tutti è così ma io sono convinta che al concerto potrei piangere dall'inizio alla fine.

e chi reggerebbe per più di un'ora??? ;)
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda Fljotavik » ven gen 09, 2009 12:00 am

Il 19 gennaio esce "The crying light" il nuovo disco. Il nuovo lavoro di Antony e i suoi Johnsons è disco del mese per ondarock http://www.ondarock.it/recensioni/2009_antonyandthejohnsons.htm
Non vedo l'ora di averlo tra le mani ed ascoltarlo.
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda Fljotavik » dom gen 18, 2009 3:47 pm

Myrkur ha scritto:a proposito c'è un articolo carino su antony sulla rivista Rumore se a qualcuno interessa... :ok:


Carino a dir poco...ben tre pagine di articolo e un 9 come voto al disco in uscita (...domani!!!! :bigclap: ). Un bell'articolo (...anche se incentrato purtroppo, più sulla sua ideantità, che sulla sua musica!) su Antony anche su Rolling Stone di gennaio, e in altre riviste musicali. Non vedo l'ora che il cd mi arrivi a casa (...ordinato una settimana fa) per ascoltarlo e poi farvi sapere.

Per quanto riguarda il concerto, Milano pare sia esaurito (...o almeno i biglietti disponibili in internet!). Io sto vedendo se riesco ad organizzarmi per Prato! C'è qualcuno che per caso è interessato a questa data?
Ultima modifica di Fljotavik il lun gen 19, 2009 3:18 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda Myrkur » dom gen 18, 2009 4:59 pm

C'è qualcuno che per caso èp interessato a questa data?

Spero di riuscirci ma...magari convinco qualche mia cugina ad accompagnarmi ma non ne sonoaffatto sicura... :piange:
almeno mi auguro di consolarmi con il nuovo cd...
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda Fljotavik » lun gen 26, 2009 8:09 pm

Oggi mi è arrivato "The crying light" il nuovo album di Antony. L'ho già ascoltato a ruota per tre volte, dal momento che il primo ascolto mi aveva un pò spiazzato. Poi ho capito che questo è un album da ascoltare con le cuffie, ad occhi chiusi e nel buio di una stanza e non a tutto volume come avevo fatto io appena inserito il cd nel lettore. E' un Antony molto lirico e minimale, volutamente trattenuto nella voce, accompagnato da un'orchestra che mai sovrasta ma spesso accarezza la sua voce unica ed inconfondibile. Come sempre meraviglioso, questo gigante dalla voce d'angelo. Chi lo trovava "sopra le righe" come ho sentito dire spesso in questo forum, si ricrederà ascoltando questo capolavoro.
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda kakino » lun gen 26, 2009 10:29 pm

Ok, lo acquisto presto allora. Sì,io sono uno che lo apprezza, ma lo trova leggermente over
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda Fljotavik » mar gen 27, 2009 3:11 pm

A proposito degli Antony and the Johnsons ecco cosa ho scovato in un' intervista dell’ottobre 2007 rilasciata al giornalista Craig McLean in occasione dell’uscita di “Heima”.

Birgisson talks readily about his American boyfriend, Alex Somers, a fine art student studying in Reykjavik. It's Somers's stencils, and hands, we see under the opening titles of Heima; the elegant postcards he painted of each of the Icelandic show venueslast summer were typically gorgeous, typically Sigur Rós tour merchandise. They met in 2002, after Somers's brother came backstage at a show in Boston, toting a CD of his ambient music. 'And I was like, "What the hell? I've never seen such a beautiful person in my life." He was kind of glowing!' gushes Birgisson. 'And I was like, "Woah, he's definitely straight" - like every cute boy I meet! There's something about straight guys ...' Birgisson sighs


Drinking champagne and burping like a naughty kid , he babbles enthusiastically about his teenage obsession with Duran Duran ('I had a big poster of Andy Taylor on my wall!'), how he'd love to meet Antony Hegarty of ' ...and the Johnsons' fame, , and of how he and Björk, Iceland's other great cultural export, have been thwarted every time they've tried to work together. He would call her, but 'I'm just too shy and quiet.'
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda sigurlotus » mar gen 27, 2009 4:14 pm

ho comprato The crying light settimana scorsa.. semplicemente fantastico. Molto intimo, e voce come sempre inconfondibile. Proprio un ottimo acquisto insomma! straconsigliato!
DARIO

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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda Fljotavik » mar gen 27, 2009 4:49 pm

Vedo che Antony è apprezzato anche da altri sigurrossiani! Bravo Dario :ok:
PS: peccato... visto lo stralcio di intervista che ho riportato, che Jonsi non abbia chiesto ad Antony di cantare con i Sigur Ros. Viste le infinite collaborazioni (Bjork, Marianne Faithfull, Hercules and love affair, Battiato, ecc), secondo me Antony avrebbe accettato con piacere. Speriamo per il futuro!
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda sigurlotus » mar gen 27, 2009 5:28 pm

ecco HER EYES ARE UNDERNEATH THE GROUND, canzone con cui si apre il nouvo cd, "The crying light" appunto.
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda paciuli » mar gen 27, 2009 5:59 pm

Sicuramente un artista sui generis, che merita l'attenzione che la critica gli dedica... ma devo dire che non fa per me :) non in questo periodo almeno! ;)
Enrico
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda Ala Nera » mer gen 28, 2009 1:07 pm

ho comprato il ciddì su emule ma attendo un pò per ascoltarlo, non è il momento giusto :P
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda Fljotavik » mer gen 28, 2009 7:54 pm

Poi Fede fammi sapere che ne pensi...mi raccomando!
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Re: Antony and the Johnsons

Messaggioda Fljotavik » dom feb 01, 2009 7:54 pm

Riporto questa recensione di rockol.it perchè l'autore propone un interessante paragone tra Antony e i Sigur Ros.

Anche l’epilessia è una danza, se a cantare è Antony Hegarty (si sarà ispirato al povero Ian Curtis?) E la musica diventa un balletto, un tracciato di figure aeree e di gesti leggeri in omaggio al divino femminino e al fanciullino che è in noi. “Danza della profonda oscurità” come il butoh di Kazuo Ohno, leggendario ballerino giapponese di 102 anni immortalato sulla copertina di “The crying light” come sull’Ep “Another world” di qualche mese fa: il nuovo alter ego di Antony, dopo Nina Simone.
Lasciamo che sia lui stesso a spiegare: “Durante le sue performance l’ho visto tracciare un cerchio di luce sul palco, entrarvi per rivelare i sogni e le fantasticherie del suo cuore come se danzasse nell’occhio di qualcosa di misterioso e creativo”. Di sogni e di luce, di misteri e fantasie vive anche “The crying light”, dove il pop operatico di Antony & the Johnsons diventa poesia haiku in musica, le canzoni stanze musicali di un’etica ed estetica lucida e rigorosa. Prendere o lasciare, perché a dispetto della presenza di un’orchestra e della estroversione dei temi queste dieci nuove canzoni (una, “Another world”, già edita) sono ancora più asciutte, contemplative e minimaliste di quelle contenute in “I am a bird now”, il disco che quattro anni fa ha fatto conoscere Antony al grande pubblico. “Una galleria di paesaggi”, secondo l’autore, “che esplorano le mie relazioni con la natura e con gli elementi, con le trasformazioni dell’ambiente che ci circonda”. Antony invoca l’arrivo della colomba della pace e un “nuovo mondo/ perché questo sta per scomparire” assieme ai suoi alberi e ai suoi animali, al sole e alla neve. Troppo naif? No, se si condivide la sua visione panteista del mondo, dove tutte le forme viventi hanno un’anima (anche musicale) e pari dignità. Un mondo tuttavia sempre più pallido, malato e decadente, di cui Antony è l’aedo struggente. Si sente così sicuro di sé, stavolta, da non avere bisogno di padrini potenti, di ospiti dai nomi importanti (non c’è Lou Reed, non c’è Rufus Wainwright). Bastano i suoi Johnsons e Nico Muhly, il direttore d’orchestra, che lo assecondano con una delicatezza di tocco rara a sentirsi. E’ quasi sempre il pianoforte a condurre la danza, contrappuntato da archi e fiati discreti, da percussioni ridotte ai minimi termini (solo in “Kiss my name” batteria e violini salgono di volume e intensità), talvolta “sporcati” da cigolii e lievi dissonanze (“One dove”, “Another world”). Introdotto da un arpeggio di chitarra elettrica, il gospel di “Aeon” spinge Antony a scuotersi da quel suo assorto torpore, mentre “Daylight and the sun” ha una melodia ariosa come una romanza verdiana. Il resto sono folk, soul, songbook classico americano, opera e operetta sradicate dai loro contesti originali, proiettate in una dimensione onirica e sognante com’è nella natura androgina e quasi extratterestre del personaggio. Gli arrangiamenti di Muhly sono scialli leggeri, stole di velluto sulle spalle larghe di Antony, tappeti delicati per quella incredibile voce agilmente inerpicata sul pentagramma. L’ascolto (non facile) del disco diventa un’esperienza meditativa, quasi mistica, con la stucchevolezza e la leziosità di certa musica “contemplativa” fortunatamente lontane anni luce.Mi vengono piuttosto in mente i Sigur Rós, seppur posizionati a tutt’altre latitudini geografiche e musicali. Come Antony, anche gli islandesi invitano al raccoglimento, alla scoperta del “mondo sensuale” (per dirla alla Kate Bush) che si nasconde nella natura, all’ascolto a occhi chiusi della voce interiore. Entrambi stanno riscuotendo un successo sorprendente, anche inaspettato, raccogliendo un seguito di culto che sembra crescere di giorno in giorno arruolando vip e gente comune, “creativi” e semplici appassionati di musica. Forse perché più il mondo esterno si manifesta caotico e grossolano, più diventa superficiale e rumoroso, più sentiamo il bisogno di ascoltare questi sussurri armoniosi, questa arcana musica del silenzio.


(Alfredo Marziano)
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