censura

[souldestroyed]

Un dì mentre fuor pioveva
e il ciel cadeva
Soul scrisse due righe
a lui parean assai fighe
ma un bruto omin verde
che non dico con che fa rima
ha compiuto una censura
cos'è codesta, se non dittatura..??

a voi lo chiedo
baby te quiero!

[sigurlotus]

Tu sta cosa la vuoi chiamar "dittatura"
e se invece fosse "evitare una figura"?
Pro lo forum, non contro te fu fatto,
di cancellar ciò che è stato redatto.
Tra sette dì a Bassano ci son le amiina e Heima si proietta,
insomma una bella giornata mi par che si prospetta.
E siccome nella rete si è fatta pubblicità,
qui qualcuno può entrar spinto da curiosità,
e laddove si parla dell'argomento in questione,
non mi par giusto scriver di cose a profusione.
Altrove ci sta l'off-topic, dove si può scazzare,
e lì il nostro peggio lo possiamo sfoderare.
Ma nei topic ai Sigur espressamente dedicati,
dovremmo essere tutti più un pochino più posati.
Quanto all'omino verde, non lo vedrai ancor per molto,
visto che più volte ho chiesto di esser tolto,
e dal momento che io mai chiesi di diventarlo,
e lo dico sinceramente, se scrivo o se parlo,
di tornarmene blu io non vedo l'ora,
che di color cielo il mio cuor si colora.
Fatto non fui a viver come bruto,
ma se pensi così non m'hai ancor conosciuto.
Ora attendo il rosso messere,
..ma mi faccia il piacere:
nel blu dipinto di blu,
felice di stare quaggiù.

[aleinn á ný]

col mezzo dell'admin ci soffri una vita,
ti ritrovasti in una melma oscura
giacchè l'ironica via avevi smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura (...)
esta off-topic battuta e aspra e forte
che nel pensier non ne rinnova l'abiura!
"Tant’è off-ensiva che poco è più morte!";
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.
Io non so ben ridir com’i’ c’entrai,
tant’era pien di simpatea quell'appunto
che sull'ara pacis me ne andai.
Ma poi ch’i’ fui al piè del giorno giunta,
là dove terminava la mia balla
che m’avea di gioia e di cuor consunta,
guardai in risalto, e vidi non solo la mia palla
vestita già de’ raggi del decreto
che nascose i diritti della mia e altrui meta.
Allor fu la rabbia non poco queta
che nel lago del cor non m’era pacata
nella notte ch’hai tu passato con la testa bieca.
E quindi io dalla tristezza tracannata,
tenuta fuor dal mago che adempiva
mi volgo d'altra parte per la scelta inadeguata,
ma l’umor mio, ch’ancor trasaliva,
si volse a retro a rimirar il gesto pazzo
che la libertà della persona demoliva.
Poi ch’èi riposai un poco il corpo per l'incazzo
persi di vista la questione non più aperta,
sì che ’l quieto vivere non era più schiamazzo.
Ed ecco, quasi come fosse esperta,
una stronza atmosfera si presta molto,
che di te immacolato è deserta;
e non mi si parli del nazi sepolto,
nè d'altri provvedimenti per la molestia ancora aperta,
ch’i’ sono ancora per rimirar il tuo verde vòlto.

[sigurlotus]

l'amor che move il sole e l'altre palle.

[aleinn á ný]

amor, che un bullo ha odiato, ancor perdona.

[sigurlotus]

s'i fossi foco arderei lo mondo.

[sebas]

E il naufragar m'è dolce in questo mare.

[Andy]

si fossi cane abbaio
si fossi gatto miao
si fosse tardi ciao

[carlomatt]

Poesia di Giuseppe Gioacchino Belli, scritta centosessant'anni fa ma è come se l'avesse scritta ieri:

Mentre

Mentre ch'er ber paese se sprofonna
tra frane, teremoti, innondazzioni
mentre che so' finiti li mijioni
pe turà un deficì de la Madonna

Mentre scole e musei cadeno a pezzi
e l'atenei nun c'hanno più quadrini
pe' la ricerca, e i cervelli ppiù fini
vanno in artre nazzioni a cercà i mezzi

Mentre li fessi pagheno le tasse
e se rubba e se imbrojia a tutto spiano
e le pensioni so' sempre ppiù basse

Una luce s'è accesa nella notte.
Dormi tranquillo popolo itajiano
A noi ce sarveranno le mignotte