Ora però non abusare del francese, so poco altro. Coooomunque, secondo me è stato tutto straordinario. Vabbè, era una di quelle sere in cui dici "no cioè bella non stai capendo" e poco altro. Però soldi spesi davvero bene. Oh, non parlare male di Lili, ha vinto. Cioè...ti presenti così sul palco, sei bravissima tecnicamente, un po' dark, spappolacervelli, bella, mi ricordi una persona, bella...tanto di cappello. La cosa fica degli Junius era questa leadership tanto improbabile quanto credibile del batterista. Il cantante a tratti anche un po' Smith e Morrissey. Oggi parlo così, avrò scomodato si e no 3 parole delle 4 che conosco. Bella.
N.B. Questo discorso vale per Lili Refrain ed anche per i God is an Astronaut. Troppi artisti abusano delle basi preregistrate: la prima sembrava più o meno quei pianisti da ristorante che fanno le cover di Renato Zero e Celentano senza saper cantare nè suonare, mandano la base, suonano quattro (e non di più) note a caso e cantano scimmiottando i due citati cantanti. Stop. Lili Refrain più o meno ha fatto la stessa cosa: base pesantissima metal, qualche nota (suonata bene, in verità) con la chitarra e molti contorcimenti in stile Angus Young de noantri. Ma se avesse suonato anche la chitarra in playback (ed il dubbio mi è rimasto) non se ne sarebbe accorto nessuno. God is an Astronaut. Ottimo muro musicale ma se qualcuno avesse suonato le tastiere per davvero senza rifilarci una base fasulla il concerto sarebbe stato molto più soddisfacente, è tanto difficile inserire un musicista da tournee per le esibilzioni live? oppure hanno paura di sputtanarsi mandando in soffitta la classica formazione chitarra-basso-batteria che è da sempre stata la storia del rock, dai Cream ai Police ai Green Day? Bah!
"Parlare di musica è come ballare di architettura" (Frank Zappa)
Scaletta di ieri sera, avendola fotografata dal mixer ve la dico: Age of the fifth sun From dust to the Beyond Fragile Echoes In the distance fading Worlds in collision Zodiac Snowfall Suicide by star Forever lost Route 666 Fire Flies and Empty Skies
"Parlare di musica è come ballare di architettura" (Frank Zappa)
A me sono piaciuti molto i Junius che non conoscevo e che approfondirò, per i God Is An Astronaut sono d'accordo con Carlo, assoldare un turnista per le tastiere avrebbe giovato per la presenza, per il live, e per il giudizio generale del concerto. "Lili Marlen" la tralascio, qualche buono spunto però sfruttato male.
Pino Ginger Rogers faceva le stesse identiche cose di Fred Astaire, ma all'indietro e coi tacchi a spillo.
Aspettate. Che non vi siano piaciuti è un conto, ma bocciarli o quasi (sia i God che Lili) con queste motivazioni non ha senso (con tutto il rispetto, se fa pepparlà). Le atmosfere gotiche di Lili a me son piaciute - parere personale - non ha fatto nulla di particolarmente originale (Carlo, usava una comune loop station come >questa se non proprio questa< quindi niente playback, suonava tutto). Il risultato era un qualcosa di assolutamente coinvolgente e pregevole, avvalorato da una tecnica chitarrista e canora notevolissime. Ripeto, i gusti son gusti, ma lei è un'artista vera. Per quanto riguarda i God, trovo che l'utilizzo di tastiere (che suonavano loro) e campionamenti (nemmeno così tanto fondamentali nelle strutture delle canzoni) abbiano rappresentato una ragione in più per apprezzarli. Anzi, vi dirò che raramente ho percepito una sinergia simile tra computer+cazzi vari e valvole o pelli di tamburo. Usano basi? Allora? Meglio usarne che abusarne o peggio ancora lasciare la sensazione che siano queste ad usare la band. Tanto più se si considera che è tutt'altro che semplice la musica elettronica.
Questa così...m'è venuta in mente dopo il post di carlomatt.
Del concerto di ieri sera c'è comunque una certezza assoluta: Ottut è un sòla! La scusa del telefono non regge: sul sito ci sono tutte le foto possibili ed immaginabili di Sigurros.rm e se ti facevi un giretto almeno l'Ozio Pino lo avresti riconosciuto: nessuno balla come lui dopo un paio di birre!
"Parlare di musica è come ballare di architettura" (Frank Zappa)
Rhum, caro, dopo la birra ho preso un bel bicchiere di rhum..... ....dopo che avendolo pagato 8 euro me ne era stata versata una quantità infinitesimale, ho dovuto guardar male la tizia del bar per farmene aggiungere dell'altro...
Pino Ginger Rogers faceva le stesse identiche cose di Fred Astaire, ma all'indietro e coi tacchi a spillo.