sigurros.it

Però i nuovi packaging moderni puzzano, sanno di petrolio.

Il disco lo compro perché mi piace. E perché, chiaro, sono i SR.

In un momento di crisi come questo, però, suppongo sia anche giusto sentire prima e comprare SOLO SE ne vale la pena. I tempi degli atti di fede, per quello che mi riguarda, son finiti da un pezzo.

Perfettamente d'accordo.

Buongiorno a tutti! Dopo aver letto mi sono messo a cercare l'album in internet, ma ho trovato solo una pessima versione in mp3. Qualcuno lo ha per caso trovato in Lossless, Flac, o in un qualsiasi formato che renda giustizia alla loro musica? Grazie

Comunque...album stupendo, da riascoltare centinaia di volte, come ci si poteva aspettare da loro. Però avrei due critiche:
- hanno sempre detto, negli ultimi due anni, di aver buttato nel cestino molto materiale registrato perchè troppo simile a ciò che avevano già fatto in precedenza: io sinceramente in Valtari sento moltissimi elementi presi dai vecchi album, alcuni praticamente copiati. Varðeldur poi è una versione con qualche copia e incolla di Lúppulagið, ultima traccia di Inni, ovvero l'unica traccia salvata dal famoso cestino. Quindi mi viene da pensare: si sono pentiti e sono andati a scavare nel cestino?
- seconda cosa: hanno deciso di mandare in pensione il povero Orri?

Qualcosa in Varud il povero Orri la fa. Considerando che negli ultimi quattro anni lui è stato l'unico che non ha fatto dischi solisti, tournee e colonne sonore poteva essere coinvolto un pò di più.

mi aggiungo alla schiera dei delusi per lo scarso coinvolgimento dei dottor orri... un vero peccato, se penso a pezzi come ny batteri (specie la versione live)...

Ma Orri suona anche altri strumenti, non sarà stato con le mani in mano!
Il mellotron su Fljótavík lo suonava lui... qui si sarà dato all'harmonium!
Comunque vorrei tanto sapere dove si trova questo cestino... forse dalle parti di Alafoss? Vorrei tanto recuperarne il contenuto...

Il leak in mp3 l'ho masterizzato su un CD-R, ma la mia copia in vinile è già preordinata su Amazon da quasi un mese! Með suð, album meraviglioso a mio parere (e a quanto pare ingiustamente sottovalutato, per il solo fatto di essere un'opera discontinua) l'ho addirittura preso in due formati, e il CD a soli 4.90 euro...
Infine, i Sigur Ros sono tra i pochissimi che ancora meritano la mia cieca fiducia e l'acquisto a scatola chiusa, a cui provvederei senza indugio anche in caso di album ottuplo!

Alien Entity ha scritto:... Varðeldur poi è una versione con qualche copia e incolla di Lúppulagið, ultima traccia di Inni, ovvero l'unica traccia salvata dal famoso cestino. Quindi mi viene da pensare: si sono pentiti e sono andati a scavare nel cestino?

Io credo che sia stato fatto apposta. La pressione era tanta, l'attesa anche, per cui con l'uscita di Inni (solo pochi mesi fa) e l'inserimento di Lúppulagið come traccia finale (e come credits del film) secondo me han voluto farci intuire dove stavano andando a parare con il nuovo album. E' per questo che è stata reinserita in Valtari, arricchendola per l'occasione e trasformandola in Varðeldur. Il famoso cestino penso sia precedente a Inni. Non lo sapremo mai qual'era il suo contenuto o se effettivamente quel contenuto è finito in Valtari.

Io ho la sensazione che è stata ripescata più per bisogno (di chiudere l'album) che per l'effettivo valore. Il pezzo è uno di quelli più chiaramente ancorati al loro passato. Non mi sembra un brano nato nelle ultime sessioni in studio, ma potrei sbagliarmi. In tempi passati, poi, non si son fatti scrupoli a tenere da parte pezzi notevoli come Salka... quindi non so, ho il sentore (basato sul nulla, eh!) che sia stato usato più per necessità che per altro.

Detto questo a me piace. E' solo un po' troppo lungo. Io avrei "allungato" altri brani, francamente.

Impressioni al primo ascolto (anzi dopo un paio di ascolti). “Valtari” non è un album facile e credo mi ci vorrà un po’ più di tempo per decifrarlo e metabolizzarlo, perché sento che cresce sempre di più ogni volta che inserisco il cd nel lettore. Ma questo l’avete detto anche voi e già si sa. C’è però una cosa che posso affermare subito con certezza, e cioè che ci sono due gemme sonore: “varúð” e “dauðalogn”.
Straordinario il lavoro fatto da Daniel Bjarnason con i cori e l’orchestra d’archi in “varúð” al Greenhouse studios di Valgeir Sigurðsson (produttore di Björk). Non potevano far di meglio vista l’esperienza che Valgeir ha in questo campo e la bravura di Bjarnason come musicista e direttore d’orchestra. Cori epici, elfici, che fanno a mio parere di questa canzone una delle migliori dei Sigur Rós. In “dauðalogn” è invece il sixteen choir a farla da padrone, ma io son sicuro che qui la mano (ma soprattutto la mente) è quella del signor Kjartan Sveinnsson (ascoltate Credo e mi darete ragione).
Dauðalogn è una meraviglia dai toni da cattedrale, dove la voce di Jónsi angelica più che mai si fa quasi mistica quando viene portata dal coro celestiale assieme agli archi delle Amiina sù, sù in alto fino a scorgere la luce (divina?). Piango… o quasi!
Altra cosa che posso affermare con certezza (ma posso cambiare idea eh!) è che “fjögur píanó” proprio non mi piace e non mi dice nulla. Per il resto si poteva far di più secondo me, ma aspetto che “Valtari” cresca!

Non c'è nemmeno una canzone che si può canticchiare.
Peccato.

Eccomi qua.. beh sono rimasto contento.. devo ammettere che tutti quei commenti di chi già lo aveva ascoltato (lentezza, il non decollare mai nei crescendo, uso maggiore di elettronica e assenza quasi totale della batteria) mi avevano preoccupato. Invece devo dire che, pur riscontrando tutto quanto ho elencato sopra, l'album ha una sua organicità, un filo sottile che lega i brani, che non appaiono così "messi assieme forzatamente", non si sente x dire lo stacco netto tra i primi 4 brani di Med sud e il resto del cd. Ad avvalorare questa mia opinione, confesso che ascoltando Valtari, pur se solo una volta per ora, ho avuto una sensazione di leggerezza, benessere costante, mentre ad esempio negli altri loro album ci sono momenti dal sapore diverso, sempre sublimi ma appunto misti di gioia e malinconia. Per quanto riguarda le sonorità, sento raffinatezza e ricercatezza pur se minimali (te lo aspetti da un album "ambient" del resto); ho molto apprezzato la presenza del coro e l'eleganza generale che si respira. Credo che avró bisogno di numerosi ascolti per comprenderlo a fondo. Questa "sospensione" credo sia comunque un episodio.. i nostri forse nn si sono voluti sprecare più di tanto, ma sanno fare bene il loro mestiere x cui il risultato non li fa sfigurare. Credo che stiano anche loro volteggiando alti per guardare la situazione da lassù (una mezza altezza in realtà). Forza Sigur.. vi aspetto di nuovo al varco per condurmi a vere altezze o veri abissi come solo voi sapete fare! Ah..lo "spettro" Riceboy Sleeps (Alex, poraccio) per me non si sente. Per la cronaca nei crediti Alex appare solo nella addictional production, ma Valtari è prodotto dai Sigur! Comunque.. 7/10 come primo ascolto.

Fljotavik ha scritto:Altra cosa che posso affermare con certezza (ma posso cambiare idea eh!) è che “fjögur píanó” proprio non mi piace e non mi dice nulla.

Anche io all'inizio non ero troppo convinto. Ora mi piace molto.

E concordo su Dauðalogn, la prima volta che l'ho ascoltata mi sono commosso.

Fljotavik ha scritto: ma aspetto che “Valtari” cresca!

Crescerà, crescerà.

jonsi house ha scritto:Non c'è nemmeno una canzone che si può canticchiare.
Peccato.

Beh io canticchio (anche se nella mia teastolina) i cori di varúð da mercoledì!
Aruuuuuuuuuu.... arùùùùù.... aaarùùùùù.... uuuuu.... aaaarùùùùùùùùùùùùù